Scheda Artistica
Fiori del deserto
Fatti e anfratti di eremiti mediterranei
un trittico teatrale con Livio Berardi, Rossana Farinati, Bruno Soriato
musiche originali Fabio Trimigno
cura del movimento - Feldenkrais Rossana Farinati
costumi Angela Gassi
amministrazione Beppe Strafella, Annabella Tedone
testo e regia Bruno Soriato
un progetto di Kuziba
con il sostegno di sistemaGaribaldi, Ministero della Cultura, Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese
nel contesto di "Culture in Cammino" TheRout_Net Thematic Routes and Networks, Interreg Grecia-Italia 2014/20
in collaborazione con Abbazia di Pulsano, Bottega degli Apocrifi
Eremiti?! Ce ne sono ancora? Dall'antichità fino ad oggi ci sono figure che, collocandosi ai margini della società e abitando in luoghi appartati, hanno contribuito e contribuiscono ancora in modo determinante al pensiero e all'identità della società stessa. In terra di Puglia, le gravine della murgia materana e i valloni del Gargano sono luoghi di straordinaria suggestione che a partire dal medioevo, in modo analogo ad altre località lungo tutte le coste del mediterraneo, sono stati popolati da eremiti e monaci in maniera molto intensa, al punto da far guadagnare ai secondi la nomea di deserto monastico garganico. Tra queste figure, spiccano quelle di san Giovanni da Matera e dei suoi seguaci, detti “gli Scalzi”: vero e proprio san Francesco del sud ante litteram, Giovanni l’eremita nasce nel 1129 e dopo aver dato vita ad un convento a Ginosa, vicino a Taranto, fonda presso l’abbazia di Pulsano sul Gargano un nuovo ordine monastico, destinato ad avere nei secoli successivi grande diffusione in tutta la penisola.
Il trittico si compone di tre narrazioni che, attraverso le voci dei rispettivi interpreti, danno modo di assaporare diverse vicissitudini nell’arco di sette secoli: partendo dalla confessione dell’ultimo monaco pulsanese disposto a tutto pur di non cambiare tonaca, incrocia la storia di una donna che per quarant’anni si finge uomo pur di abbracciare la vita eremitica sotto il nome di romito Alberto, per approdare infine alle vicende di due diavoli alle prese con Giovanni da Matera e Guglielmo da Vercelli, entrambi santi e fondatori di due differenti ordini monastici. Ripercorrere queste vite ed evocare alcuni frammenti di quelle esperienze è un modo per ricontattare una radice profonda e dimenticata della spiritualità mediterranea.
Durata: 75’
Scheda Tecnica
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Esprime appieno il suo senso se collocato in contesti che valorizzano le storie narrate (eremi, chiesette, chiostri...) e soprattutto se accostato a un breve percorso che il pubblico possa fare a piedi - come un tempo faceva chi, appunto, cercava un incontro con chi viveva nel deserto.
SCHEDA TECNICA (ALLESTIMENTO AL CHIUSO)
Esigenze tecniche:
Materiale illuminotecnico:
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